2° PER-CORSO CEAT Dentro Porta – Come è andata?

Da qualche settimana abbiamo concluso il per-corso CEAT qui nel Gruppo di Bologna Dentro Porta e forse qualcuno è curioso di sapere cosa è successo, ma soprattutto cosa succederà ora.
Beh, innanzitutto cosa vuol dire CEAT?
Tra le mille interpretazioni di questo acronimo potremmo scegliere: corso di Condivisione E Approfondimento del manuale della Transizione, un’esperienza per conoscere in gruppo i temi della Transizione attraverso il libro scritto da Rob Hopkins, seguendo una traccia di 6 incontri realizzata per la prima volta a Seattle e portata in Italia dal Gruppo di San Lazzaro.

E noi di Dentro Porta, che siamo un gruppo un po’ speciale, abbiamo presto scoperto che questa modalità ci stava un po’ stretta.

Allora gli abbiamo cambiato nome ancora prima di partire: da CEAT a un più immediato Che cos’è la Transizione?, e definizione: da corso a per-corso.
Non siamo mai riusciti a cominciare in tempo, nonostante minacce ed inganni di ogni tipo e ogni incontro si è svolto diversamente da come era stato pianificato. La struttura del percorso era di 6 incontri? Alla fine ne abbiamo fatti 8! (1°- 2° – 3° – 4° – 5° – 5°e1/2 – 6° – 6°e1/2 …).

Cosa abbiamo fatto durante questi incontri? Abbiamo cercato di capire insieme quali sono i grandi problemi del nostro tempo, perché il mondo sta cambiando e cosa comporterà questo per ognuno noi, perché ricostruire la resilienza delle comunità è importante, ma forse ancora di più affrontare il cambiamento dentro noi. Poi abbiamo riflettuto insieme su cosa possiamo fare noi, piccolo gruppo di giovani (ma non solo) nel centro di una grande città come Bologna.

Come lo abbiamo fatto? Abbiamo cercato di fare nostro un principio importante, che spesso nella fretta di fare si dimentica: Se non ti diverti il progetto è sbagliato. Quindi abbiamo discusso della “Tempesta perfetta” giocando, abbiamo sognato un futuro migliore e lo abbiamo disegnato, qualcuno avrebbero voluto ballare, ma (per ora) non ce l’abbiamo ancora fatta e ogni incontro è terminato mangiando, bevendo e scherzando insieme e l’ultima volta ci siamo ritrovati che il più vecchio doveva ancora compiere 30 anni. Abbiamo fatto un vulcanico brainstorming indossando cappellini colorati e abbiamo lanciato un progetto con un caotico Dragon Dreaming, naturalmente con il doppio delle persone e in metà del tempo consigliato.

Chi c’era? : il corso sarebbe strutturato per 12, max 15 persone. Noi siamo partiti in 24 e non siamo mai stati meno di 15 (a parte quella sera che c’era il diluvio universale).
Bisognerebbe leggere il manuale tra un incontro e l’altro, ma non credo molti l’abbiano fatto. Le persone dovrebbero inserirsi al primo, massimo secondo incontro, ma … quando di incontri ne hai fatti quattro ed incroci qualcuno che vorrebbe partecipare, dopo essersi ascoltato un TTalk di 4 ore di Cristiano B., non vuoi imbarcarlo al volo?
Ridendo e scherzando, sono passate 40 persone a trovarci.
Qualcuno era più preparato dei facilitatori e sulla Transizione sta facendo la tesi di laurea, qualcuno è capitato tra noi per caso e lo abbiamo catturato, alcuni sono comparsi ad un incontro e poi scomparsi senza lasciare traccia, altri sono stati super partecipi e hanno portato anche qualche amico (che è rimasto un po’ spaesato), qualcuno invece ha aperto bocca solo quando interrogato, qualcuno doveva venire, ma non ce l’ha mai fatta, però e stato felice di leggere cosa era successo incontro per incontro, qualcuno è arrivato solo ad incontro terminato, dando la colpa ad ospiti a cena, qualcun altro una volta si è addormentato mentre parlavo.
Però ognuno, in un modo o nell’altro ha dato il suo contributo e ogni volta, chiunque c’era, era la persona giusta.

Come è andata? Forse c’è stata un po’ troppa confusione? Forse un po’ sì, ma non poteva che essere così, lo abbiamo scelto noi, quando abbiamo stabilito: Porte aperte, anzi porte “va e vieni”, modello Saloon. Il manuale probabilmente non l’hanno letto in tanti, alcuni concetti forse non li abbiamo capiti molto, alcuni argomenti li abbiamo persi per strada, ma ci piace pensare che ad ognuno che è passato a trovarci, anche per mezzo incontro, abbiamo lasciato qualcosa e che siano nate tra di noi tante relazioni, molte amicizie e stia crescendo un Gruppo che potrebbe fare belle (e forse grandi) cose insieme.

E ora? Bella domanda!
Abbiamo tantissime idee, ma per cominciare…
Dal nostro Dragon Dreaming è uscito il sogno di una Grande Festa, nella quale coinvolgere altri gruppi, altre associazioni, musici, teatranti e artisti, conoscere a farci conoscere da tante persone, far partecipare Rob Hopkins in persona, ecc…
Ora che si tratta di “fare” però stiamo scoprendo, che del catturare e conservare energia nel nostro bel gruppo, la seconda parte è la più difficile, per tante ragioni: qualcuno sta traslocando e qualcun altro forse presto si trasferirà, c’è chi sta per diventare mamma, qualcuno ha capito che le sue priorità in questo momento sono altre, qualcuno sta per partire, qualcuno è troppo impegnato col lavoro, troppi sono alle prese con gli appelli degli esami dell’università (siamo un gruppo speciale, no?), poi qualcuno non ha dato più notizia, sarà la primavera?
In qualche modo una Festa la organizzeremo comunque per fine giugno (il 28); forse sarà un po’ meno grandiosa di come l’abbiamo immaginata, ma sarà comunque importante celebrare il percorso fatto insieme quest’anno.

Questo era solo l’inizio! Stiamo continuando ad incontrarci e chiunque voglia può iniziare (o tornare) a partecipare potrà venire, basta scrivere a bodentroporta[at]gmail.com per scoprire quando (per ora tutti i lunedì) e dove ci troviamo (per ora in via del Piombo n.5).

E voi non volete provare?

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